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Il gruppo “La Perla” non paga gli stipendi ai lavoratori“Il finanziere tedesco Lars Windhorst, con il Fondo Tennor, mancando di rispetto agli impegni istituzionali assunti presso la Regione Emilia – Romagna, lascia le dipendenti e i dipendenti bolognesi di La Perla senza stipendio. Consideriamo l’atto di una gravità inaudita, confermando, se ce ne fosse ancora bisogno, di quale tipo di impegno imprenditoriale è vittima il Gruppo La Perla, una delle poche aziende della lingerie di lusso del nostro Made in Italy”. Così  Filctem Bologna, Filctem Emilia Romagna, Filctem Nazionale, Uiltec Bologna e Uiltec Emilia Romagna.

“Riteniamo, soprattutto visto l’ennesimo atto di disprezzo delle maestranze del Gruppo La Perla, urgente la convocazione presso il tavolo del Ministero. Ricordiamo che, nonostante la richiesta di incontro fatta al Ministero anche dalle istituzioni (Regione e Città Metropolitana), ad oggi le parti sociali non hanno ricevuto ancora nessuna convocazione”, concludono i Sindacati.

“Inaccettabile”. E’ netto il giudizio del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, sul mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti del gruppo “La Perla” di Bologna, di proprietà del Fondo olandese Tennor, con sede a Londra, controllato dal finanziere tedesco Lars Windhorst.

“Questa decisione presa dall’azienda- spiegano il presidente Bonaccini e l’assessore Colla- è una palese violazione degli impegni assunti dalla proprietà con le Istituzioni, Regione in primo luogo, e con i sindacati”.

Da qui, la condivisione incondizionata della Regione Emilia-Romagna alla richiesta avanzata dai sindacati di categoria al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di convocare urgentemente un tavolo sulla vicenda che coinvolge un marchio storico e di qualità della produzione nazionale nel settore lingerie, che occupa 350 persone.

“Non è pensabile lasciare queste lavoratrici e lavoratori senza certezze per il loro futuro- proseguono Bonaccini e Colla- così come è inaccettabile tollerare che la proprietà non abbia mantenuto nessuno degli impegni che si era assunti”.

“Già all’inizio di luglio avevamo scritto a Ministero per chiedere di convocare un incontro urgente con la proprietà, le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali- chiudono il presidente della Regione e l’assessore allo Sviluppo economico- Perché è indispensabile trovare soluzioni che salvino il sito produttivo, il valore del marchio “La Perla” e i posti di lavoro. Non siamo ancora stati convocati dal Ministero, e siamo stupiti da questa mancanza di attenzione da parte del governo. Rinnoviamo con forza la richiesta di convocazione del tavolo ministeriale, perché non è possibile indugiare oltre”.