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Rinnovabili, Coldiretti ER sulla delibera regione aree idonee“La norma regionale con la quale la Giunta definisce i criteri per la localizzazione degli impianti fotovoltaici evidenzia una particolare sensibilità a tutela delle eccellenze agricole, in una regione che conta 44 produzioni certificate tra DOP ed IGP – lo ha detto il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli nel commentare la delibera sui criteri di localizzazione degli impianti approvata dalla Giunta – a dimostrazione dell’utilità del nostro confronto e dialogo con le Istituzioni”.

La delibera contiene l’aggiornamento dei criteri per la corretta localizzazione delle varie tipologie di impianti – ha detto il direttore regionale di Coldiretti Marco Allaria Olivieri – individuando, a seconda della coltivazione in essere, la tipologia di impianto (moduli a terra o AgriVoltaico) ed il relativo dimensionamento”.

Per i terreni a 500 metri da zone a destinazione industriale e per quelli entro una distanza non superiore a 300 metri dalle reti autostradali, considerati aree idonee dalla Legge nazionale, sono vietati gli interventi che non consentano il futuro pieno ripristino agricolo dello stato dei luoghi. E se interessati da coltivazioni certificate – continua il Direttore di Coldiretti – sono ammessi esclusivamente impianti agrivoltaici”.

“A ciò si aggiunge – ha detto Allaria Olivieri – che tutte le restanti aree agricole  di produzione delle nostre eccellenze regionali, quali le  coltivazioni certificate , le produzioni bio, quelle integrate, le denominazioni d’origine e geografiche protette e le superfici con coltivazioni che rispettano disciplinari di produzione, non si possa occupare più del 10% nei terreni nella disponibilità del richiedente, ed utilizzando esclusivamente impianti agri-voltaici in modo da poter continuare l’attività agricola.”

“Il mondo agricolo – chiude il direttore Allaria Olivieri – vuol fare la propria parte per contribuire alla produzione di energia pulita e per affrontare la crisi energetica ma questo non deve mettere a rischio la funzione di produrre cibo per il Paese.”