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Via Romea Germanica Imperiale, siglato il protocollo d’intesa tra provincia di Modena, enti locali e 21 comuni

Assicurare la gestione coordinata della via Romea Germanica Imperiale al fine di garantirne la manutenzione e la promozione in forma unitaria.

E’ quanto contenuto nel protocollo d’intesa siglato tra la  Provincia di Modena e i comuni di Concordia sulla Secchia, San Possidonio, Novi di Modena, Carpi, Soliera, Campogalliano, Rubiera, Sassuolo, Lama Mocogno, Prignano sulla Secchia, Bastiglia, Modena, Formigine, Castelnuovo Rangone, Maranello, Serramazzoni, Pavullo nel Frignano, Montecreto, Riolunato, Pievepelago, Fiumalbo, oltre all’Unione dei comuni del Frignano, l’ente parchi Emilia centrale e l’associazione via Romea Germanica Imperiale.

La via Romea Germanica Imperiale costituisce una variante della Via Romea Germanica che va da Stade (in Germani) a Roma lungo un percorso di circa 2.200 chilometri, è riconosciuta del Consiglio d’Europa come Rotta Culturale Europea e collega Trento ad Arezzo con un percorso che misura oltre 560 chilometri che ripercorre il pellegrinaggio di San Bartolomeo attraversando anche l’intera provincia di Modena da Nord a Sud.

Inoltre, è collegato in rete con i cammini e le vie di pellegrinaggio più importanti d’Europa tra cui il cammino di Santiago, la Via Francigena e il cammino di Sant’Olaf.

Per il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei «la firma di questo protocollo rappresenta il forte impegno delle amministrazioni locali nel voler tutelare e valorizzare un patrimonio collettivo di carattere storico e turistico, che grazie allo sforzo di tutti potrà essere pienamente valorizzato. Questa corresponsabilità tra le istituzioni – prosegue Tomei – vuol essere anche un esempio virtuoso verso i cittadini, chiamati a sentirsi parte attiva di questo progetto, nella salvaguardia del cammino e del rispetto dei luoghi».

La via è costruita su antichi itinerari percorsi per secoli dai popoli che si muovevano da nord a sud e viceversa, utilizzando direttrici viarie che derivano da itinerari di epoca romana, ed è collegata ad altre vie storiche, a cammini laici e religiosi che consentono i collegamenti con il centro ed il nord Europa e con le tre mete di pellegrinaggio più importanti, Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme.

Il cammino è costruito su una viabilità già esistente, tra cui molta della sentieristica CAI, e non propone nuovi percorsi, quindi non necessita di onerosi interventi manutentivi.

Con il protocollo d’intesa si intende promuovere in maniera coordinata tutte le attività di valorizzazione della Via, mettendo a disposizione competenze tecniche e risorse finanziarie per la promozione della conoscenza del patrimonio culturale del cammino, della sua piena accessibilità, delle attività di promozione turistica ed il sostengo degli interventi di conservazione del patrimonio culturale.