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Logistica. Eric, la rete intermodale dell’Emilia-Romagna sbarca a RotterdamLa logistica dell’Emilia-Romagna guarda al Porto di Rotterdam, il più grande d’Europa per volumi di merce movimentate e il centro logistico-industriale più importante nell’Unione Europea.

Si è appena conclusa la missione istituzionale della Regione guidata dall’assessore a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, che ha portato nella città olandese una delegazione composta da realtà quali: Autorità di sistema portuale di Ravenna, Cepim Parma, Dinazzano Po Spa, Fondazione ITL, Interporto di Bologna, Sapir Spa, Terminal Rubiera, Terminali Italia.

Due giorni di visite e incontri (dal 6 all’8 giugno) con aziende e terminalisti di uno dei principali porti europei, che si estende per chilometri dal centro città e sfocia nel Mare del Nord nei Paesi Bassi meridionali, per presentare il cluster intermodale della Regione Eric – la rete nata nel 2018 dall’accordo tra i principali referenti del sistema intermodale regionale – e per uno scambio sui temi della digitalizzazione e della innovazione.

Nel corso della missione si è svolto anche un workshop presso l’università Erasmus di Rotterdam con esperti del settore sulle principali tendenze della portualità europea in risposta alla pressione globale sulla catena logistica multimodale, con particolare attenzione ai temi che risultano di maggiore interesse per Eric: digitalizzazione, cooperazione tra imprese e progetti di innovazione energetica e ambientale.

“Ci confrontiamo con le realtà più importanti d’Europa-afferma l’assessore Corsini- per far crescere la nostra rete logistica e renderla sempre più attrattiva, competitiva e sostenibile. E per rinforzarla proporremo presto una nuova legge per sostenere tutte le imprese che incrementeranno i volumi di traffico delle merci attraverso la ferrovia”.

Lo scalo di Rotterdam a fine del 2021 ha raggiunto un traguardo storico superando l’imponente soglia dei 15 milioni di TEU movimentati. Ed è record anche per alcune connessioni ferroviarie di trasporto merci, come quella con l’Austria e l’Italia.