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Continua l’impegno della Regione per migliorare l’efficienza idraulica del torrente Tresinaro, nel reggiano.
Con il taglio della vegetazione in eccesso e di piante pericolanti su argini e golene che ostruivano il deflusso e la pulizia dell’alveo, sono terminati in questi giorni i lavori per riattivare il corretto scorrimento delle acque.

L’operazione, che ha garantito la salvaguardia dell’habitat naturale e della fauna ittica che vive nel torrente, ha coinvolto il tratto che interessa i Comuni di Casalgrande, Reggio Emilia e Rubiera. Le opere finanziate dalla Regione Emilia-Romagna, sono state realizzate dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

“La manutenzione delle sponde e delle aree golenali, finanziata con 54mila euro- ricorda l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo- è stata preceduta da lavori mirati al ripristino di un’ampia sezione di deflusso del torrente, da Rubiera al ponte di San Donnino di Liguria in comune di Casalgrande, realizzati lo scorso anno. La cura del territorio è fondamentale per costruire vera prevenzione: cantieri come quello svolto sul Tresinaro vanno nella direzione di una crescente resilienza delle nostre comunità”.

In particolare, lo sfalcio della vegetazione spontanea invasiva nelle aree demaniali e nel Tresinaro è stato affiancato all’abbattimento di piante instabili, alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti presenti.
Nello svolgere i lavori, è stata salvaguardata la vegetazione autoctona di maggior pregio naturalistico e si è posta attenzione alla salvaguardia della fauna ittica, in linea con le disposizioni nazionali e il Disciplinare tecnico per la manutenzione nei siti della rete Natura 2000 predisposto dalla Regione Emilia-Romagna.