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Foto di Delyth Williams da Pixabay

Ieri il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha annunciato l’obiettivo di riaprire subito dopo Pasqua le scuole, anche in zona rossa, almeno per quanto riguarda primarie e infanzia. È sicuramente una buona notizia. Negli ultimi giorni abbiamo iniziato a osservare dati di diffusione del contagio migliori anche nella nostra provincia con la sospensione momentanea delle lezioni in presenza, che ha contribuito ad abbassare i contagi e la pressione sulla nostra azienda sanitaria.

Basti ricordare che a partire dal mese di gennaio, con l’avvento predominante della variante inglese, la nostra Ausl ha preso in carico 1.049 classi, ha eseguito 42.248 tamponi molecolari e gestito 545 focolai distribuiti tra le scuole di ogni ordine e grado. Nelle ultime due settimane, con la chiusura delle scuole, i dati hanno iniziato a migliorare, tanto che siamo passati da 89 a 13 focolai attivi e da 135 a 18 classi in quarantena.

Contestualmente il piano vaccinale sta procedendo bene ed ha anche già coinvolto buona parte del personale scolastico.

È quindi giusto e condivisibile iniziare a pianificare le aperture, subito dopo Pasqua, partendo proprio dalla scuola, che rimane al centro delle nostre attenzioni e rappresenta per noi la priorità delle riaperture.

Il 6 aprile scadrà il Dpcm attualmente in vigore e condividiamo la direzione che il Governo sta comunicando in queste ultime ore circa il lavoro di programmazione di riaperture con priorità proprio alle scuole.

Noi siamo pronti a riaprire, a partire dalle scuole dell’infanzia e primarie, così come lo siamo per ogni altro ordine di scuole. Dobbiamo riportare il prima possibile i ragazzi a scuola, per riprendere quella relazione educativa e sociale fondamentale per i bambini, per costruire benessere e dare sostegno alle famiglie, e soprattutto alle donne, che stanno pagando le conseguenze della pandemia con enormi difficoltà economiche ed organizzative. Al tempo stesso rinnoviamo l’appello al Governo affinché potenzi gli strumenti a sostegno delle famiglie, estendendo i congedi parentali e il bonus baby-sitter anche a chi svolge la sua attività da remoto.

(Giorgio Zanni e Ilenia Malavasi – Presidente e Vice Presidente della Provincia di Reggio Emilia, per il Coordinamento dei Sindaci reggiani)