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Torna il modo più dolce per sostenere la ricerca. Anche quest’anno, come ormai tradizione, tornano infatti le Uova di Pasqua GRADE, insieme ad altri prodotti caratteristici delle festività pasquali, che avranno l’obiettivo di sostenere la ricerca sui linfomi. La Fondazione GRADE Onlus infatti si è impegnata in un ambizioso progetto solidale: raccogliere 1,2 milioni di euro, nell’arco di 5 anni, per finanziare due ricerche di livello nazionale, rivolte specificamente allo studio dei linfomi, patologie che in Italia colpiscono ogni anno circa 15.000 nuovi pazienti (più di 40 nuovi casi al giorno).

Un nuovo passo avanti nelle azioni che GRADE conduce da anni per far progredire la ricerca scientifica contro leucemie, linfomi e mielomi.
Oltre alle uova di cioccolato, disponibili al latte oppure fondenti, con l’iniziativa “Pasqua per la ricerca” torna anche la tradizionale colomba di alta qualità, prodotta appositamente dalla Melegatti di Verona, storica azienda dolciaria nata nel 1894. La colomba viene proposta nel formato da 1 kg e nella bellissima confezione di latta.

E ancora, novità di quest’anno, alla colomba potrà essere abbinata anche la malvasia dolce prodotta dalle Cantine Lombardini, con etichetta personalizzata realizzata dall’artista Donatella Violi e dedicata alla Pasqua GRADE. Un grande vino bianco spumante dolce, con fermentazione metodo Charmat, dal profumo intenso e persistente.

Sarà possibile prenotare le uova di cioccolato, al latte o fondenti, con una donazione da 10 euro per ciascun uovo; la colomba Melegatti con una donazione da 20 euro; la colomba insieme alla bottiglia di Malvasia Lombardini con una donazione da 30 euro.

Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare alla segreteria GRADE al numero 0522 295059, o scrivere a info@grade.it.

Le donazioni sosterranno i due progetti GRADE per la ricerca sui linfomi: il primo si chiama “Foll19”, ed è uno studio randomizzato pensato per valutare se sia possibile ridurre la somministrazione di chemioterapia nei pazienti con linfoma follicolare che mostrano una risposta rapida ai trattamenti.
Il secondo studio si chiama invece “Previd”, e valuterà il miglioramento dell’efficacia del trattamento dei pazienti anziani con linfoma a grandi cellule B, mediante integrazione del trattamento immuno-chemioterapico standard con supporto di vitamina D.

L’obiettivo comune ad entrambi è raggiungere un nuovo, straordinario traguardo: far progredire tecniche diagnostiche e terapeutiche, a favore di tutti i pazienti.