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Il Ministero della Salute ha reso noto ieri che le attività sciistiche amatoriali rimarranno chiuse fino al 5 marzo e che il Governo si impegna a compensare al più presto gli operatori del settore con adeguati ristori. La decisione incide anche sulle tre stazioni sciistiche dell’Appennino reggiano: Cerreto Laghi, Febbio e Ventasso.

«Non si entra nel merito delle decisioni sulla salute pubblica – commenta il presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia Reggio Emilia, Davide Massarini – ma sulla modalità con cui si continua, nonostante i nostri incessanti richiami al Governo, a trattare le imprese come se fossero un interruttore da accendere o spegnere all’occorrenza. Bisogna che il ministro Speranza ci ascolti. Gestendo con queste tempistiche le decisioni sulle aperture e chiusure delle attività si crea un danno economico maggiore. Gli impianti sciistici hanno investito e assunto persone, così come gli alberghi. Stessa cosa che era avvenuta per i pubblici esercizi in occasione delle festività. Queste attività si preparano e investono per aprire e lo fanno in un momento in cui davvero le risorse scarseggiano e i ristori sono stati inadeguati».

«No, così non va! – conclude Davide Massarini – Ci auguriamo davvero il nuovo Governo cambi passo nella gestione sia per la tenuta economica sia per quella sociale. Che ci sia una complicata emergenza in corso ne abbiamo tutti coscienza, ma serve pragmatismo: le scelte last minute non fanno che aggravare su tutti i fronti questa situazione».