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Il Comune di Albinea e il Comitato Pace, Gemellaggi e Diritti umani, aderiscono all’iniziativa proposta da Amnesty international per chiedere la liberazione di Patrick Zaki, lo studente egiziano del master in Studi di genere dell’Università di Bologna, incarcerato ingiustamente al Cairo da quasi un anno con l’accusa di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.

La decisione della giunta di Albinea arriva all’indomani dell’ennesimo rinnovo della detenzione preventiva di 45 giorni decisa dalla Corte penale del Cairo nei confronti del giovane.

Per sostenere la richiesta di scarcerazione, l’8 febbraio, a un anno esatto dall’arresto di Patrick, l’amministrazione illuminerà di giallo il grande frassino che si trova tra il municipio e la biblioteca. Inoltre due sagome del ricercatore egiziano recanti la scritta “Freedom for Patrick Zaki”, realizzate dall’artista Gianluca Costantini, saranno collocate in Comune e in biblioteca.

“Per Zaki si apre il secondo anno di detenzione illegale senza processo – spiega la giunta albinetana – A fianco del Comitato Gemellaggi, Pace e Diritti Umani, rimarchiamo la nostra adesione alla campagna di sensibilizzazione sottoscrivendo l’iniziativa di Amnesty International ed esprimendo vicinanza e solidarietà verso il giovane ricercatore. Zaki è detenuto per il lavoro che ha svolto in favore dei diritti umani – conclude la giunta – e questo ci spinge, anche in tempo di pandemia, a voler rimarcare la necessità del rispetto dei valori di libertà, rispetto reciproco e democrazia”.