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Foto di Stefano Ferrario da Pixabay

Ha pubblicato un’inserzione sul web per vendere a 200 euro un divano, ma anziché ricevere i soldi si è ritrovata il conto svuotato di 2.613 euro. È stata contattata da un sedicente acquirente che si è detto disponibile per effettuare immediatamente il pagamento a mezzo  ricarica del conto della venditrice, attraverso l’utilizzo di una postazione ATM. Quando la vittima, una 25enne reggiana, su indicazione dell’interlocutore ha effettuato l’operazione,  anziché ritrovarsi accreditati i soldi pattuiti si è vista il conto alleggerito di 2.613 euro. Ottenuta la ricarica a suo favore, l’interlocutore ha interrotto la telefonata rendendosi irreperibile. Resasi conto di essere rimasta vittima di un raggiro, la vittima si è rivolta ai carabinieri della stazione di Quattro Castella formalizzando la relativa denuncia per truffa.

Dopo una serie di riscontri i militari sono risaliti ad un 38enne trevigiano con specifici precedenti di polizia, a carico del quale  sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa, per la cui ipotesi è stato denunciato. Non solo: gli stessi carabinieri hanno accertato che l’indagato aveva agito con la compiacenza di un prestanome, un 57enne residente a Bergamo, risultato essersi intestato fittiziamente la carta prepagata che il truffatore aveva fraudolentemente ricaricato. Il 57enne è stato quindi denunciato per concorso in truffa.