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A Scandiano le celebrazioni per la Giornata della Memoria si sono snodate in piùluoghi. Al cimitero ebraico, dove è stata deposta una corona di fiori e dov’è intervenuto il sindaco Matteo Nasciuti insieme ai ragazzi di una terza media della scuola Boiardo. Quindi i ragazzi della 3 G dell’Istituto hanno letto alcuni estratti dedicati al tema della Shoah. Poi in Piazza Fiume, ex quartiere ebraico di Scandiano, dove è intervenuto l’assessore alla città attiva Matteo Caffettani e un’altra terza media ha letto alcuni passi legati alla storia della comunità ebraica scandianese.

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A seguire l’intervento integrale del sindaco Nasciuti:

Buongiorno a tutti,

ringrazio anzitutto la delegazione Anpi, le forze dell’ordine e i rappresentanti delle istituzioni per la presenza pur nelle condizioni di distanziamento che le norme ci impongono.

Ringrazio le scuole che hanno aderito, confermando l’impegno a non dimenticare, a partecipare pienamente ad un esercizio collettivo – quello della memoria appunto – che è importante praticare fin dalla più giovane età.

Mi sono chiesto a lungo cosa dire oggi, in questo particolare momento storico, in un giorno dedicato a ricordare le vittime di uno dei periodi più neri della nostra storia.

Donne e uomini privati della loro dignità, dei loro affetti, della loro vita per un disegno criminale, uno sterminio pianificato da menti folli, senz’altra ragione che quella di stabilire una SUPREMAZIA di una razza rispetto a un’altra, di una fede religiosa rispetto a un’altra, di donne e uomini rispetto ad altri donne e uomini.

Quello stesso desiderio di supremazia che oggi ritorna, con messaggi che gelano il sangue, con parole che inquietano e lasciano interdetti ma che, purtroppo, in alcuni fanno breccia. Con i simboli e gli slogan che vogliono riabilitare quelle ideologie agli occhi delle nuove generazioni.

E come si combatte questo ritorno?

Certo NON con l’indifferenza

Come diceva Liliana Segre, protagonista ancora oggi, in questi giorni, di gesti dallo straordinario significato politico, inteso nel senso più alto del termine…

“L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza”

La memoria come vaccino contro l’indifferenza.

In un epoca di vaccinazione di massa come questa, sono parole che risuonano potenti e familiari.

Proprio mentre, speriamo presto, il vaccino entra in noi per allontanare la minaccia di un virus che ci ha costretti a vivere isolati e a salutare per sempre tante persone care, non dimentichiamo di coltivare quei vaccini che entrano attraverso il pensiero e la coscienza.

Quei vaccini che ci permettono di accendere la luce al buio, di attivarci, di partecipare, di essere comunità prima che individui. Proprio come i vaccini, infatti, la memoria agisce per impedirci di contrarre la malattia dell’indifferenza, la malattia che degenerando può diventare odio, sopraffazione, istinto di supremazia appunto.

Voglio raccontarvi un episodio che mi ha scosso profondamente.

Nei giorni scorsi, mi è stata inviata una fotografia scattata sul manto erboso di un campo da calcio del nostro territorio.

Questa foto ritraeva una svastica, disegnata nottetempo da qualche vandalo con un gesso.

L’ho fatta rimuovere subito e NON ne ho dato notizia attraverso i nostri canali per non dare la soddisfazione a chi l’aveva disegnata di avere immeritata fama.

Lo racconto ora però per far capire, soprattutto ai giovani, che stiamo parlando di una realtà molto più vicina a noi di quanto pensiamo, alla nostra quotidianità, al nostro territorio.

Il ritorno di vecchi simboli, di ideologie che sembravano superate, di un ricorso alla retorica della supremazia è realtà, acuita purtroppo anche dalla situazione di isolamento forzato che stiamo vivendo.

A questa terribile nostalgia contrapponiamo quindi la memoria di giorni come questo, ma non solo.

Contrapponiamo anche azioni significative.

Anche a Scandiano si può firmare la proposta di legge d’iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti.

A Scandiano si firma in Comune presso la Segreteria Generale.

Vi invito a farlo.

Non voglio dilungarmi oltre e non ho scelto, come in genere faccio, un passo di un libro per concludere il mio intervento anche se tanti potrebbero essere gli spunti.

Voglio infatti lasciare spazio ai ragazzi, alle loro scelte, alle loro letture, e sono veramente curioso di ascoltarli.

La memoria, infatti, si pratica e si ascolta.

Anche se a volte può essere dolorosa, è a tutti gli effetti necessaria.

 

Buona giornata a tutti