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Al termine di una complessa e mirata attività investigativa, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Reggio Emilia hanno identificato altri tre autori del furto di un ingente quantitativo di armi che, nel settembre scorso, è stato perpetrato ai danni di un collezionista di Montecchio Emilia.

L’attività, iniziata nel settembre scorso con le prime indagini sul furto nell’abitazione di Montecchio, aveva permesso di individuare nell’immediatezza uno degli autori del furto che, nel sottotetto di un condominio di Reggio Emilia di proprietà di un’anziana signora con problemi di deambulazione, aveva ricavato il nascondiglio dell’ingente partita di armi sottratta dall’abitazione del collezionista. Una decina di armi lunghe (fucili e carabine) una dozzina di pistole e oltre 500 munizioni di vario calibro rinvenute e sequestrate dai Carabinieri reggiani che, con le accuse di furto in abitazione e detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni, avevano arrestato in flagranza di reato S.S, operaio crotonese 29enne, abitante in città, con precedenti specifici in materia di armi.

I successivi sviluppi investigativi, ottenuti incrociando i dati estrapolati dagli impianti di videosorveglianza con quelli delle celle telefoniche agganciate dai cellulari presenti nella zona al momento dell’evento, hanno permesso di identificare A.A. 26enne residente a Cadelbosco Sopra, S.R. 23enne residente a Cutro (KR) di fatto domiciliato a Reggio Emilia e F.M. 20enne residente a Cutro. Nel corso delle indagini, in disponibilità di S.S., erano state rinvenute due pistole semiautomatiche con relativo munizionamento che, anch’esse parte della refurtiva sottratta dall’abitazione di Montecchio, non erano state trovate insieme alle altre armi nascoste nel sottotetto.

Ricostruita a ritroso l’attività delittuosa posta in essere dal gruppo di giovani, con la collaborazione della Stazione Carabinieri di Cadelbosco di Sopra e del Comando Stazione Carabinieri di Cutro, nella nottata sono state eseguite le tre misure cautelari coercitive emesse dal Tribunale di Reggio Emilia, che ha accolto le richieste della Procura reggiana concorde con le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri della sezione operativa di Reggio Emilia.

In particolare A.A., con precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio e specifici per reati in materia di armi, veniva sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere; mentre S.R. e F.M., anch’essi noti per reati contro la persona ed il patrimonio, venivano sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, quest’ultimo localizzato e tratto in arresto a Cutro (KR) con la collaborazione dell’arma del posto.