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“I Sindacati DICCAP (Dipartimento Autonomie Locali) e SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), vogliono portare all’attenzione dell’opinione pubblica quanto sta avvenendo all’interno dell’Unione Pianura Reggiana” afferma Luca Falcitano, Segretario Regionale Agg.to SULPL e DICCAP.

“Dopo le problematiche emerse nelle scorse settimane circa le competenze stipendiali sull’annualità 2019, si apre un nuovo fronte che presto potrebbe portare all’avvio di  azioni sindacali nel territorio dell’Unione Pianura Reggiana.

In questi mesi di Emergenza Sanitaria gli Agenti ed Ufficiali della Polizia Locale Pianura Reggiana sono stati in prima linea per far rispettare le normative nazionali e regionali per il contrasto al Coronavirus.

Tali controlli non si sono mai fermati ed anzi in tutta l’Unione sono state sempre effettuati i controlli da parte degli Agenti, anche in quei momenti in cui non era ben chiaro se la Polizia Locale dovesse nuovamente esser coinvolta, come poi avvenuto, nei controlli unitamente alle forze di polizia.

Pochi giorni fa però, si è appreso dai dirigenti che rappresentano l’amministrazione nelle riunioni sindacali, che la Giunta dell’Unione ha deciso di decurtare del dieci per cento i finanziamenti destinati ai servizi degli Agenti, informando di tale decisione i Sindacati praticamente a fine anno e destinando questi fondi ad altri settori.

Scelta che ovviamente ha portato malumore tra gli operatori del Corpo che in piena pandemia, non si sono tirati indietro e hanno continuato a garantire i controlli a tutela della cittadinanza.

Ancora una volta, ci tocca prendere atto come nei fatti la politica scelga di non essere dalla parte di chi indossa la divisa, addirittura decurtando importanti fondi che potevano esser destinati a finanziare i servizi degli Agenti della Polizia Locale, che si ricorda, pur svolgendo le stesse tipologie di controlli Anti-Covid delle altre forze di polizia non ha le stesse tutele contributive e retributive.

Questa scelta va ad associarsi alle altre evidenti criticità già segnalate in passato, con particolare riferimento  al numero degli operatori che con le ultime cessazioni è sceso a 25 a fronte dei 47 previsti dalla normativa regionale.

Ad oggi le assunzioni previste da un recente concorso bandito vanno a malapena a sostituire gli Agenti che hanno cessato il servizio, e mentre altre Unioni limitrofe continuano ad incrementare il personale sul territorio, nell’Unione Pianura Reggiana avviene l’esatto opposto, e si continua a dar priorità ad assunzioni in altri settori.

Da un lato non si fanno assunzioni e dall’altro vi sono alcuni Comuni che continuano a delegare alla Polizia Locale importanti funzioni che potrebbero esser svolte da impiegati amministrativi, e questo obbliga il Comando ad impiegare in ufficio importanti risorse che potrebbero esser destinate al servizio esterno.

Restano da sciogliere anche altri importanti nodi contrattuali quali ad esempio la pensione integrativa, che ad oggi rimangono senza risposta.

Preso atto di tutte queste problematiche, che ad oggi non vedono alcuna soluzione, SULPL e DICCAP stanno valutando con gli Agenti le azioni sindacali da intraprendere e non è esclusa alcuna azione tra cui anche la proclamazione dello stato di agitazione.

Alla politica va nuovamente l’invito a non sottovalutare la sicurezza urbana e le richieste concrete necessarie a rilanciare il Corpo di Polizia Locale.

Troppo spesso infatti leggiamo slogan sui giornali sia della maggioranza che dell’opposizione, ma in nessun caso si è mai arrivati veramente ad affrontare le tematiche segnalati dalle rappresentanze sindacali della Polizia Locale, tematiche che nella Pianura Reggiana si trascinano da diversi anni e che ora dovranno per forza esser affrontate”, conclude il Segretario Regionale Agg.to SULPL e DICCAP Luca Falcitano.