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Era stato arrestato dai carabinieri della stazione di Boretto con l’accusa di coltivazione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio in quanto trovato in possesso di oltre due chili di marijuana. Per questi fatti, risalenti all’ottobre dell’anno scorso, un 40enne di Boretto a febbraio di quest’anno è stato condannato dal Tribunale di reggi Emilia a 1 anno e 8 mesi di reclusione. La sentenza, ora divenuta esecutiva, ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura reggiana emettere a carico dell’uomo l’ordine di carcerazione che l’altro pomeriggio è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Boretto che lo hanno condotto in carcere.

L’uomo era finito nei guai a seguito di un controllo di natura urbanistica e ambientale eseguito presso la sua abitazione: gli operanti avevano infatti notato sul tavolo un pacchetto di sigarette con all’interno marijuana. Un rinvenimento che ha portato i carabinieri della stazione di Boretto a eseguire una perquisizione, rivenendo – all’interno di vari stipiti dei mobili della casa – una decina di contenitori di varie pesature per un peso complessivo di mezzo chilo di marijuana, nonché un grammo di hascisc, una bilancia di precisione e appunti ricondotti all’attività di spaccio. I controlli erano stati poi estesi a un capannone posto di fronte all’abitazione, sempre in disponibilità del 40enne, dove furono trovati diversi arbusti di marijuana raccolti e pronti all’essiccazione: nello specifico, una decina di piante già estirpate, 7 fascine con rami e fluorescenze e una ventina di rami delle dimensioni anche di oltre 2 metri. In un’altra piccola struttura, in passato adibita a pollaio, furono infine trovate 5 piante già estirpate con rami di oltre 2 metri e 25 rami di marijuana, mentre in un’area agricola pertinente c’erano tre piante non ancora raccolte.

Tutto lo stupefacente era stato sequestrato dai carabinieri, mentre il 40enne – alla luce della flagranza di reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti – era stato arrestato; quindi la condanna. Detratti i tre giorni di detenzione cautelare, l’uomo dovrà espiare una pena definitiva di 1 anno, 7 mesi e 27 giorni di reclusine.

Non era la prima volta che il 40enne finiva nei guai. Per lo stesso motivo alle spalle ha già due arresti: il primo nel 2008, quando finì in manette per aver coltivato in casa 25 piante di marijuana e detenuto 27 grammi di hascisc. Il secondo nel 2010 quando, dopo aver forzato un posto di blocco, fu sottoposto a perquisizione domiciliare: anche in questo caso vennero rinvenute una trentina di piante di marijuana.