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Il 7 novembre dell’anno scorso dopo essersi introdotto all’interno dell’area adibita a deposito di pertinenza di un’azienda di Canossa, aveva sottratto materiale ferroso per un valore di 20.000 euro, asportandolo con un furgone intestato ad un ignara persona. Il 15 agosto di quest’anno, utilizzando altro furgone, dopo essersi introdotto all’interno del magazzino di un’altra azienda di Canossa, si era inmpossessato di 700 kg di rame del valore di alcune migliaia di euro. Due furti assimilabili quelli consumati nel comune di Canossa che le indagini dei carabinieri di San Polo d’Enza hanno consentito stabilirne la medesima paternità, ovvero quella del 46enne G.H. residente a Sant’Ilario d’Enza, ora finito in manette.

La Procura reggiana concordando con le risultanze investigative dei carabinieri di San Polo d’Enza, ha infatti richiesto ed ottenuto dal GIP del tribunale di Reggio Emilia un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari che questa mattina è stata eseguita dai carabinieri di San Polo d’Enza che hanno arrestato il 46enne ristretto al termine delle formalità di rito in regime di arresti domiciliari a disposizione della competente magistratura.

In entrambi i furti i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza si sono avvalsi della tecnologia costituita dalle telecamere delle aziende depredate e da quelle comunali che registrano i transiti nei varchi comunali. In tutte e due le occasioni, i furgoni utilizzati per la commissione dei furti sono risultati essere intestati ad ignari soggetti che ne ignoravano l’esistenza; detta circostanza complicava il lavoro degli investigatori poiché, di fatto, impediva l’identificazione dell’autore materiale dei furti. La svolta nelle indagini avveniva a seguito di un controllo stradale eseguito ad una donna abitante a Sant’Ilario d’Enza alla guida di uno dei furgoni in questione che le veniva sequestrato poiché sprovvista di patente di guida. Sul marito di quest’ultima sono quindi state indirizzate le indagini dei carabinieri di San Polo d’Enza, che hanno portato ad acquisire a carico dell’uomo incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al furto perpetrato il 7 novembre dello scorso anno. I riscontri investigativi dei carabinieri di San Polo d’Enza, condivisi dalla Procura reggiana, hanno portato ad ottenere l’odierno provvedimento restrittivo di natura cautelare che questa mattina è stato eseguito dai carabinieri di San Polo d’Enza che hanno arrestato l’uomo. L’arrestato risulta indagato a piede libero per il furto perpetrato il 15 agosto scorso, sul quale gli inquirenti continuano i dovuti accertamenti.