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Foto di Junjira Konsang da Pixabay

VeLA, ossia “Veloce, Leggero, Agile”. È l’acronimo di un progetto della Regione Emilia Romagna che intende promuovere e implementare lo smart working all’interno delle pubbliche amministrazioni per migliorare la produttività, l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa, sviluppare maggiore flessibilità nelle modalità organizzative e maggiore orientamento ai risultati, contenimento dei tempi e riduzione dei costi, attenzione al benessere dei dipendenti e conciliazione.

Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia ha firmato l’Accordo attuativo di partecipazione al tavolo di lavoro VeLA Emilia Romagna Smart Working, ovvero alla Community Network regionale per l’implementazione nelle PA di modalità di lavoro smart, nell’ambito del processo di trasformazione digitale che interessa il territorio. Obiettivi primari di questo accordo, che ha una durata di tre anni, sono: costruire un percorso comune e sperimentale di sviluppo e diffusione di questa nuova modalità di lavoro a partire dalle migliori esperienze già in atto; sviluppare un sistema di scambio di conoscenze e accrescimento continuo sul tema tra pubbliche amministrazioni; individuare, attuare e mantenere soluzioni organizzative, tecnologiche e infrastrutturali più opportune per consentire un processo di diffusione dello smart working efficace e capillare. In particolare, con questo accordo il Comune di Reggio si impegna a partecipare agli incontri periodici del Tavolo di coprogettazione, ad avviare un percorso di smart working anche in via sperimentale, condividere nei Tavoli dedicati, in una logica di scambio di esperienze, il percorso di sperimentazione; infine, rendere disponibili i dati relativi all’implementazione dello smart working all’interno delle proprie organizzazioni, in modo tale da consentire un monitoraggio sistemico.

“Nei mesi scorsi la pubblica amministrazione ha sperimentato forme emergenziali di ‘home working’ che, come nel mondo privato, hanno mostrato pregi e difetti sia per il datore che per il lavoratore. È importante però ragionare anche in ottica extra-emergenziale e apportare le innovazioni organizzative e tecnologiche che possono rendere il lavoro da casa davvero ‘smart’ per tutte e tutti – dichiara l’assessore alla Conciliazione dei tempi di vita e lavoro Lanfranco De Franco – Giustizia nelle organizzazioni, innovazione digitale, conciliazione dei tempi di vita e lavoro, riduzione dei costi e degli spostamenti lavorativi, sono tutti fattori che, se opportunamente combinati, contribuiscono a migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa, oltre a valorizzare il capitale umano e aumentare la qualità di vita e il benessere delle persone. Questo progetto ci consente un lavoro di messa in rete e monitoraggio di buone pratiche, fondamentale per costruire modelli organizzativi sempre più adeguati e avanzati, oltre che sostenibili per i lavoratori.”

IL PROGETTO REGIONALE VELA – La Regione Emilia-Romagna è tra le amministrazioni pubbliche più virtuose nell’applicazione e nella promozione dello smart working: è stata una delle prime ad adottarlo, superando già qualche anno fa la quota del 10% di dipendenti. Oggi, per la particolare situazione sanitaria causata dalla pandemia da Coronavirus, la percentuale è salita oltre l’80%. Del resto, per sviluppare il proprio modello, la Regione si è ispirata e confrontata con le migliori pratiche provenienti dal mondo pubblico e privato. Ed è per diffondere lo smart working tra gli enti locali del territorio che è stato attivato, nel 2019, il progetto “VeLA – Emilia-Romagna smart working” (https://lavorasmart.emilia-romagna.it/), volto alla condivisione di modelli e buone pratiche, a partire dal “kit di riuso” messo a punto nel progetto nazionale “VeLA – Veloce, Leggero, Agile: Smart Working per la PA” (https://www.smartworkingvela.it/) di cui l’Emilia Romagna è stata capofila. Inoltre, ad aprile 2020 è stato lanciato un bando regionale che mette a disposizione 2 milioni di euro per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città Metropolitana per l’avvio e lo sviluppo di progetti di smart working. Una grande opportunità di innovazione, a portata di tutte le amministrazioni, per portare una ventata di cambiamento culturale, manageriale e organizzativo. Così il progetto VeLA si propone come un’esperienza unica in Italia di lavoro interistituzionale e di collaborazione per individuare insieme i fattori di successo che portano allo sviluppo dello smart working nelle Pubbliche Amministrazioni.

Attualmente aderiscono al progetto: Città metropolitana di Bologna, Comune di Bologna, Comune di Cervia, Comune di Cesena e Unione Valle Savio, Comune di Piacenza, Unione Romagna Faentina, Unione Bassa Reggiana, Università di Ferrara, Unione Bassa Romagna, Unione Distretto Ceramico, Comune di Parma, Università di Bologna. Grazie all’accordo firmato nei giorni scorsi dall’Amministrazione, anche Reggio è entrata a far parte del network.