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Il progetto “No drop no out”, per promuovere gli sport alternativi, verrà presentato sabato 5 settembre, alle ore 11, nella sala civica di via Morandi 9.

“Fai oltre il solito sport” il titolo della mattinata alla quale interverranno Daniele Menozzi, assessore allo sport del Comune di Albinea, Mauro Rozzi, presidente Uisp Emilia Romagna, Pierpaolo Pighini, coordinatore del progetto “No Drop No Out” e Chiron Mahesu, atleta di parkour.

Il progetto, promosso dalla Provincia di Reggio e dall’Upi Emilia-Romagna, in collaborazione con Uisp, Csi e Pinco srl, nell’ambito di “Azione ProvincEgiovani”, coinvolge 8 comuni reggiani, tra cui Albinea.

L’obiettivo è indirizzare i (troppi) giovani che lasciano gli sport tradizionali verso quelli alternativi. Il bando è stato promosso dal Dipartimento per le Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri e quest’anno si pone un duplice obiettivo: contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono sportivo e diffondere una maggiore consapevolezza ambientale ed etica da parte dei giovani. Il drop out (abbandono) sportivo è, infatti, un fenomeno piuttosto frequente tra i giovani.

Saranno promossi gli sport di strada come il parkour o la danza urbana agli sport de glisse (termine che, una volta tanto, deriva dal francese: ovvero sport di scivolamento, che sia su acqua, su neve o su terra, spesso e volentieri con una tavola), la giocoleria e le discipline meno tradizionali, ma non per questo meno impegnative o meno divertenti.

Insieme ad Albinea parteciperanno al progetto i comuni di Boretto, Cavriago, Castelnovo di Sotto, Novellara, Rio Saliceto, San Polo d’Enza e Villa Minozzo. La carovana di “No drop, no out” si muoverà – con workshop, laboratori, scambi di esperienze e giornate di dimostrazione/prova degli sport di strada – dal 12 settembre all’11 ottobre.

Ma prima, il progetto prevede il reclutamento – attraverso una apposita selezione e formazione – di Ambassador, ovvero ambasciatori, rigorosamente under 25, dell’attività fisica alternativa contro l’abbandono sportivo.

Attraverso una formazione che sarà sia online sia pratica e sarà incentrata sulle tecniche degli sport di strada e sulla regolamentazione anti-Covid19, i giovani selezionati per il corso (gratuito) otterranno la qualifica di I livello da operatore sportivo nel sistema certificazioni CONI-Snaq e affiancheranno i promotori negli eventi.

Le candidature si sono chiuse il 31 agosto. A settembre si terrà il corso di formazione (6 lezioni teoriche) che, tra i ‘docenti’, vedrà anche il reggiano Mahesu, uno degli atleti di riferimento per la scena italiana di parkour, disciplina che punta a debuttare alle Olimpiadi di Parigi 2024.