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«Si parla del 14 settembre per l’inizio delle lezioni in presenza, ma l’anno scolastico parte domani – martedì 1 settembre – e sono ancora molte le questioni irrisolte, dai trasporti al personale».

Lo afferma la segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale Antonietta Cozzo, per la quale non sarà a causa della percentuale di lavoratori fragili che le scuole non avranno i docenti, ma per le fallimentari politiche sul reclutamento condotte da troppi anni.

«Purtroppo è evidente da mesi la superficialità con cui a livello nazionale è stato affrontato un tema così importante come la riapertura della scuola –  dichiara Cozzo –

Sull’assunzione del personale e la gestione delle politiche scolastiche è mancato un vero confronto con il sindacato, che già da aprile ha chiesto, proposto, denunciato e rappresentato ai massimi livelli la necessità di programmare e intervenire attraverso misure straordinarie, in grado di garantire alle famiglie e al personale una riapertura in sicurezza.

Occorre ora un grande senso di responsabilità da parte di tutti».

La sindacalista della Cisl Scuola aggiunge di aver invitato il personale a sottoporsi al test sierologico, sia per una sicurezza personale che di tutta la comunità.

«Ci viene comunque segnalato – aggiunge Cozzo – che non tutti i medici di famiglia hanno aderito all’iniziativa. Per effettuare il test bisogna prenotarsi sul sito dell’Ausl e recarsi nei centri preposti, a volte distanti dal proprio domicilio».

Per la sindacalista Cisl Scuola la questione dei lavoratori fragili è seria e il governo deve garantire con un provvedimento le tutele specifiche per tutti i lavoratori che si trovano in uno stato di fragilità.

«Resta, in generale, il problema della copertura dei posti con personale stabile. Anche quest’anno – avverte Cozzo – sarà elevato il numero delle supplenze.

Con l’organico aggiuntivo non ancora assegnato alle scuole, non sarà possibile garantire a tutti gli studenti le lezioni in presenza. Alcune classi delle superiori faranno didattica a distanza a turno», conclude la segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale.