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Le nuove misure agevolative in relazione alla Tari 2020, per un valore complessivo di 2 milioni di euro per le utenze non domestiche sono state approvate ieri dal Consiglio comunale, su proposta dell’assessore ai Tributi Lanfranco De Franco. Il Consiglio ha confermato contestualmente per l’anno 2020 le stesse tariffe Tari adottate per il 2019, senza variazioni.

La votazione ha avuto l’esito seguente: 18 voti favorevoli (Pd, Gianni Bertucci di M5S, Reggio è, Più Europa); 11 astenuti (Lega Salvini premier, Fabrizio Aguzzoli e Paola Soragni di M5S, Gruppo Misto, Alleanza Civica, Forza Italia).

Queste importanti misure di riduzione Tari – da riconoscere alle utenze non domestiche, a seguito dell’emergenza Covid-19, che ha comportato per molte attività la sospensione oppure la chiusura parziale o totale delle attività per alcuni mesi – ampliano il quadro agevolativo già tracciato dalla precedente deliberazione in materia, sullo spostamento delle scadenze delle rate di pagamento della Tari.

“Con la deliberazione di oggi, mettiamo subito a disposizione 2 milioni di euro per azzerare già nella bolletta di settembre la quota variabile dei mesi di marzo, aprile e maggio a 10.800 utenze, vale a dire il 93% delle utenze non domestiche attive in città. Parliamo di negozi, artigianato, imprese, alberghi, ristoranti, bar e parrucchieri e barbieri, ma anche associazioni, società sportive, luoghi della cultura”, ha spiegato l’assessore De Franco.

“E’ una scelta più impegnativa rispetto alle previsioni minime dell’Autorità di regolazione dei rifiuti Arera e che portiamo avanti nonostante l’assenza di risorse governative ad hoc per i Comuni sulla Tari. Questa misura si aggiunge allo slittamento della prima rata già deciso dal 30 giungo al 30 settembre e allo spostamento del calcolo del conguaglio 2019 a fine anno. Tutte azioni – ha concluso l’assessore – che vanno incontro alle difficoltà, che cittadini e imprese stanno affrontando nella ripartenza e mirano a dare respiro e sostegno economico diretto. Nello stesso tempo, le tariffe ‘ordinarie’ per il 2020 saranno uguali a quelle del 2019 senza pertanto nessun aumento”.

Le agevolazioni e riduzioni per le utenze non domestiche, che hanno prodotto minor rifiuti nel periodo di lockdown, sono calcolate sulla quota variabile della tariffa. Rispetto alle riduzioni obbligatorie previste da Arera (Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente), l’Amministrazione comunale ha ampliato il perimetro delle agevolazioni riconoscendo a tutte le utenze non domestiche (Und) che sono state interessate da provvedimenti di sospensione o chiusura attività, anche parziale, un azzeramento della quota variabile della Tari per 3 mesi.

L’Amministrazione ha scelto quindi di ampliare la riduzione minima prevista da Arera (riduzione per i giorni effettivi di sospensione/chiusura, che in molti casi sarebbe stata inferiore a 3 mesi) applicando una riduzione pari al 25% (equivalente a 3 mesi su 12).

Grazie a questa proposta, al 93% delle utenze non domestiche (oltre 10.800 utenze non domestiche) verrà riconosciuto l’azzeramento della Tari quota variabile per 3 mesi.

Le uniche utenze non domestiche che non avranno agevolazioni (circa 800 utenze, pari al 7% del totale Und) sono rappresentate da quelle attività che hanno codici Ateco non soggetti a chiusura, così come fissati da Arera in base a ordinanze e atti governativi (ad esempio, supermercati, edicole, farmacie, ospedali, negozi di alimentari, tabaccai, banche e assicurazioni… ).

Si sottolinea come la riduzione prevista incida anche sulla “Quota variabile Misurata”, legata al numero di vuotature minime e al costo delle stesse in base alla volumetria di contenitore associato. La riduzione del 25% sarà quindi applicata su tutte le componenti della Quota variabile e sarà calcolata interamente ed una tantum in sede di prima rata 2020 (scadenza 30 settembre 2020), e si tradurrà in uno sconto del 50% della quota variabile della prima rata (essendo previste 2 rate di pari importo, una da pagare entro il 30 settembre e una il 2 dicembre).

Questa manovra si aggiunge ad altre misure già adottate, quali il differimento delle scadenze di pagamento di Cosap, Imu,Tari e Imposta di pubblicità, e le agevolazioni sociali Tari per le utenze domestiche grazie a un fondo dedicato di 150.000 euro per le fasce con basso Isee.